Fluconazolo e Oodiniasi
Dicembre 30, 2020Fluconazolo and Oodiniasi
Febbraio 13, 2021L’Oodiniasi o Malattia del Velluto
L’Oodiniasi o Malattia del velluto è la patologia che causa il maggior numero di morie dei pesci in acquario.
Si evidenzia che al riguardo di questa peculiare patologia esistono pochi rimedi.
Essa è ingenerata nei pesci d’acqua marina, da un patogeno appartenente alla famiglia dei Dinoflagellati : L’ Oodinium ocellatum. Nei pesci d’acqua dolce il patogeno è invece l ‘ Oodinium pillularis.
Il parassita in discussione colpisce le mucose dei pesci infettati e, quindi, può aggredire la pelle le branchie e più raramente anche l’intestino. I pesci infettati si presentano quindi ricoperti di piccoli puntini bianchi, e nei casi più gravi data la loro elevata densità, appaiono, specie se osservati controluce, ricoperti da una sorta di polvere bianca ed opaca.
La respirazione branchiale risulta altresì accelerata ed i pesci colpiti tendono a nascondersi.
La morte del pesce colpito da questo parassita può avvenire nel giro di qualche giorno se l’ospite colpito non è in grado di opporsi all’ infezione. Al riguardo dei rimedi o curativi si evidenzia che l’unica metodica che nel corso degli anni ha dimostrato discrete possibilità di successo prevede l’uso di Solfato rameico con la concentrazione di 30 mg per litro 21/30 giorni.
Considerato che il Solfato rameico è molto tossico per i coralli e per gli invertebrati, si rende necessario allestire un’apposita vasca di quarantena in cui trattare i pesci da curare.
Altri rimedi, che però non danno risultati sempre ottimali, prevedono l’uso di Acriflavina oppure il bagno in soluzioni ipotoniche ( salinità 1001ppm).
Recentemente diverse esperienze di alcuni acquariofili lascerebbero supporre che il farmaco Fluconazolo, un antimicotico da poco tempo utilizzato per debellare dagli acquari le alghe Derbesia e Bryopsis, sia efficace nel combattere le infezioni da Oodinium ocellatum.
Se tali evidenze venissero confermate sarebbe per l’acquariofilia una gran bella scoperta visto che tale farmaco è ben tollerato dai coralli e dagli invertebrati e per il suo utilizzo,non necessita allestire apposite vasche di quarantena.
Giuseppe Ossolengo