Euphyllie – parassitosi, cura, allevamento

TRACE ELEMENTS & SISTEMA BALLING
Febbraio 26, 2023
GUIDA ALLA MIA PRIMA VASCA CON IL METODO ZEOVIT
Aprile 5, 2024
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Quanti di noi, almeno una volta, ha sognato di avere un giardino di euphyllie fiorente e in salute nelle proprie vasche ?
Parametri

In effetti la maggior parte delle volte questo corallo ci da grosse soddisfazioni, riesce tuttavia, dare il meglio di se, con i seguenti parametri chimici.

Kh 7-10
Ca 420-440
Mg 1250-1400
Ph 8-8.4
Po4 0.02 – 0.05
No3 3 – 10

Anche se questi parametri sono l'ideale, per la maggior parte dei coralli presenti nelle nostre vasche, in particolar modo un euphyllia potrebbe giovare proprio della stabilità di questi valori. Parametri ballerini potrebbero abbassare le difese immunitarie delle nostre beniamine e innescare una serie di problematiche che possono portare anche alla morte del nostro animale.

Sbalzi di fosfato e di Kh, ad esempio potrebbero innescare un rapido ritiro del tessuto che avvolge lo scheletro del corallo.

Un animale che si presenta con pochi cm di tessuto se non a volte millimetri, è un animale sotto stress molto a rischio .

Più il tessuto sarà vicino all'apice della nostra euphyllia, più saranno probabili infezioni, basterà quindi uno sbalzo dei parametri, del cibo in eccedenza il quale potrebbe andare a marcire proprio tra il tessuto e lo scheletro, il contatto con altri animali ammalati, per innescare vere e proprie epidemie e la perdita anche di intere colonie.
Acquisto
Sempre più spesso a causa dell'enorme interesse che ruota attorno a questi animali, si vedono esemplari in fin di vita, importati e tagliati in fretta furia. Numerosi passaggi di mano portano questi animali ad avere pochissimi millimetri di tessuto a disposizione, a causa del forte stress ricevuto, mettendone a rischio la sopravvivenza. E' certamente nostro compito sincerarsi delle condizioni dell'animale che vogliamo acquistare, evitiamo quindi gli esemplari che vediamo stressati, che non spolipano, che non hanno tessuto a sufficenza, che hanno colori pallidi, che sono stati taleati da poco tempo o che hanno ferite non ancora cicatrizzate. Che fare se però il nostro parco euphyllie sta mostrando uno o più segnali di sofferenza? .

1 controllo parametri acqua

Eseguire i test classici ed eventualmente effettuare un ICP
Se i parametri non hanno subito sbalzi e sono a norma proseguiamo con il punto due.

2 ricerca di eventuali parassiti
I vermi piatti delle euphyllie sono vermi simili alle turbellarie delle acropore, che però si nutrono del tessuto attorno al calice delle euphyllia , un' animale affetto da questi parassiti presenterà un continuo degenerare delle condizioni di salute, indebolendolo così tanto da arrivare alla morte . Tali vermi sono spesso presenti in animali coltivati in mare. Gli animali che non subiscono una profilassi prima di essere venduti possono quindi portare nelle nostre vasche, questi splendidi Omaggi !
Il Platelmita da prima si nutrirà del tessuto, successivamente deporrà decine di uova nella prossimità della polpa, le quali una volta schiuse si traferiranno su altri calici dando vita ad altri cicli riproduttivi.

Cosa Fare :

Immergere l'euphyllia in una soluzione come il : Revive o il Deep.
Il platelmita in breve tempo si staccherà , usiamo tuttavia una pipetta per insuflare acqua tra le torce del nostro animale, dove molto spesso cercano riparo i parassiti. Tale operazione andrà ripetuta 1 volta ogni 10 gg per almeno 1 mese più una tantum di controllo il mese successivo.
Per le uova invece, si dovrà procedere ad una rimozione meccanica, molto utile si è rivelata la fresa per unghie: ( quelle che vengono usate dalle signore per fresare le unghie. ) Una punta in ceramica o in nylon è l'ideale per ripulire l'intero calice da impurità come: alghe, uova di parassiti, animali non desiderati.
Possiamo quindi fresare molto delicatamente l'intero calice osseo arrivando a estirpare appunto le uova, attenzione alla punta, deve essere ben disinfettata in soluzione ad esempio di iodio o perossido, freseremo l'intero calice senza mai toccare però, il tessuto dell'euphyllia il quale non dovrà essere offeso in alcun modo.

La fresatura avverà in modo leggero senza creare solchi o buchi nello scheletro.
Se in qualche modo nelle operazioni lo scheletro venisse danneggiato possiamo riparare con colla cianoacrilica, soluzione che si rivela molto pratica anche per tappare i tagli dovuti alla taleazione cicatrizzando immediatamente la parte ossea del corallo.
3 Malattie

Cosa fare se la nostra euphyllia sta evidentemente passando a miglior vita ?
Il grado di successo sarà dato dalla nostra costanza e tempestività nell'agire !
Inanzitutto, i parametri dello Iodio devono necessariamente essere in linea con i parametri di rifferimento : 0.055 – 0.08 mg/l (range ottimale). Valori molto inferiori portano i coralli ad essere più vulnerabili alle parassitosi in generale.

Terapia D'urto :
Se siamo stati tempestivi e abbiamo individuato un calice in sofferenza, con macchioline di muco, macchie scure come nelle foto sopra, dobbiamo agire immediatamente.
I calici che sono ampiamente dannegiati potrebbero non riuscire a recuperare, tuttavia se siamo stati tempestivi nel trattare la colonia, abbiamo ottime possibilità di successo.
Quindi: preleviamo delicatamente il nostro animale e prepariamo due contenitori in grado di ospitarlo comodamente.

Nel primo contenitore versiamo 1 litro di acqua della nostra vasca con l'aggiunta di:

10 ml di Revive o Bea Deep
3 ml acqua ossigenata H2O2
200mg di amoxicillina ( corrisponde a circa 1/4 di pastiglia)
ATTENZIONE : BAGNO DA FARE FUORI VASCA

Nel secondo contenitore invece 1 litro di acqua sempre della nostra vasca
Usiamo Amoxicillina poichè è molto ben tollerata, un dosaggio poco superiore non comporta particolari problematiche.
Quindi prepariamo Amoxicillina in una polvere fine e mescoliamo il tutto insieme ad h2o2 e revive o Bea Deep nel contenitore d'acqua. Immergiamo quindi la nostra euphyllia, insufflare con una pipetta nelle parti dove già è presente il Brown Jelly, saranno sufficienti dai 5 ai 10 minuti di trattamento per bloccare la malattia ( i calici con le bocche già scoperte e dannegiate non hanno molte possibilità di sopravivenza ).
> Sucessivamente tiriamo fuori l'animale dal primo contenitore. Con l'acqua pulita del secondo andiamo a dilavare eventuali residui di polveri antibiotiche, prelevando con una pipetta e insufflando i tessuti, ripetere q/b, poi immergere completamente l'animale nel secondo contenitore, in questa maniera saranno tolti anche gli ultimi residui di medicinale.
Ripetere le operazioni ogni 24 ore per almeno 3 volte.

Il trattamento prevede l'uso di antibiotici, come tali queste molecole vanno trattate con estrema prudenza e solo se veramente siamo costretti . Una volta eseguito il trattamento non buttiamo l'acqua direttamente nello scarico ma trattiamola con carbone attivo per eliminare la molecola, o trattiamo l'acqua ad alte temperature per distruggere la molecola.
Il fenomeno della farmacoresistenza è sempre più preoccupante, quando si immettono dosi di antibiotico negli scarichi, possiamo dar luogo a queste mutazioni, le quali aiuteranno nuovi ceppi batterici a trovare modi per cui la molecola di antibiotico non vada a target, creando dei veri e propri super batteri.
Terapia di mantenimento
In vasche densamente popolate, è certamente opportuno introdurre pesci antagonisti dei vermi turbellari come ad esempio:
Sconsiglio invece l'utilizzo di gamberi come:
Rhynchocinetes uritai
Tali animali sono certamente in grado di aiutarci contro i vermi piatti, ma successivamente potrebbero loro stessi infastidire le euphyllie cercando cibo direttamente nelle loro bocche danneggiandole.

Possiamo spendere una parola invece per un prodotto a base di Cloruro di Lantanio prodotto da Tropic: Elimi-Phos Rapid, sebbene tale prodoto sia pensato per la rimozione del fosfato, nel buggiardino leggiamo:
Numerose testimonianze da parte della comunità acquariofila, hanno dimostrato come tramite questo prodotto siano state risolte infestazioni da planarie, turbellarie delle acropore AEFW E NAEFW, e turbellari delle euphyllie, leggendo attentamente le istruzioni possiamo avvalerci anche di questa arma in più.

Alimentazione e flusso

Inserisco questa parte dell'articolo alla fine, perchè può coadiuvare o peggiorare la salute delle euphyllie. Un animale già provato dalle vicissitudini di cui sopra descritte, avrà bisogno di un flusso delicato, ma di portata, possibilmente ondulatorio, che permetta ai tessuti di rigenerarsi e ai pezzi di cibo più grosso di non stazionare nelle parti di calice scoperte dal tessuto, il cibo che si insinua sotto la polpa o tra le parti lammellari del calice comporterebbe l'inizio di una batteriosi per via della decomposizione della sostanza organica presente, in maniera simile a quello che succede ai nostri denti con le carie.
Per tanto comunque, si sconsigliano cibi granulari o di una certa grandezza, nella mia esperienza sono stati proprio questi alimenti a volte a innescare episodi di Brown Jelly o di sofferenza generalizzata.
Invece sono ben graditi alimenti liquidi studiati appositamente per questi animali, come ad esempio LPS Amminoacidi Kz, o altre forme di amminoacido , tali composti aiuteranno il tessuto a rigenerarsi.
In condizioni normali possiamo fornire una alimentazione non necessariamente mirata fatta da particelle fini come ad esempio : Coral Love KZ, Fauna marin Min's, Bea Expanse, PolypLab Booster o altri.

Sperando che questi articoli possano salvare qualche animale vi auguro un buon Reef.

Tiozzo Matteo Brasiola

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