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SANDRA ANGELINI


Questo mese l'acquariofilia marina si tinge di rosa: come vasca di novembre abbiamo infatti scelto, udite udite, quella di una rappresentante del gentil sesso.
Per una volta, quindi, i ruoli si invertono: anziché avere il fanatico del reef che armeggia con la sump mentre la moglie o la compagna imprecano per le gocce d'acqua sul pavimento, ecco a voi la professionista che mette su un cubo da paura e disserta di sps mentre il marito si limita ad ammirare quel pezzetto di reef in salotto .
Per la cronaca, la titolare della “vasca del mese” si chiama Sandra Angelini, ha quarantotto anni e fa l'educatrice in una scuola di Chieti, in Abruzzo. Come è arrivata all'acquario? “Galeotta fu la classica vaschetta con i pesci rossi che comprai a mio figlio tre anni fa”, mi dice. “Complice uno zio acquariofilo e una discreta passione per gli animali, ben presto la vaschetta si trasformò in un 120 litri. Il passo successivo, dopo essermi informata per benino su internet ed essere entrata in contatto con un'associazione di acquariofili abruzzese, è stato un acquario biotopo del Sud-Est Asiatico, con un maschio di Betta splendens e le sue “spose””. Scommetto che poi non hai resistito al fascino del marino.
“Ebbene sì, è proprio così. Oltretutto avevo un amico acquariofilo con una vasca bellissima, e allora ho voluto provare ad allestire un cubetto. Niente di che, un 40 litri senza pretese, berlinese, con un Tunze 9001 come skimmer. Però dopo qualche mese mi sono resa conto che non mi bastava, così nel giugno 2019 ho colto al volo un'occasione e sono passata alla vasca attuale”.
Ce la descrivi?.
“Misura 60 centimetri di lunghezza, 50 di larghezza e 60 di altezza, con carico e scarico Xaqua e pompa di risalita Newa Jet 1700. Quando scende in sump, l'acqua passa in un refugium con macroalghe ed è trattata da uno skimmer Tunze 9004. Lo so, è un po' risicato per una vasca di 150 litri, ma visto che mi ero trovata benissimo con il 9001 nel precedente acquarietto ho voluto provare. Sarebbe uno skimmer da tenere interno alla vasca ma io l'ho messo in sump, e devo dire che fa bene il suo lavoro. Ovviamente a smaltire i nutrienti ci pensano soprattutto il refugium e il dsb, visto che ho scelto questo tipo di gestione”.
A illuminazione e movimento come sei messa?
“Ho due plafoniere AI Prime di cui sono molto soddisfatta, come pompe di movimento invece uso due “semplici” Jebao Rw4”. Balling o reattore? “Sono una ballingmaniaca, of course. Ho una dosometrica Dupla a 4 canali, sistema Fauna Marin. Pere il resto, doso due volte la settimana batteri Zeobak con i relativi “alimenti” Zeostart e Zeofood. Inoltre aminoacidi, sempre due volte la settimana e sempre della Korallen”.
Come alimenti i coralli?
“In questo sono un po' originale, anziché nutrire solo la sera lo faccio due volte al giorno. Al mattino doso KZ Coral Vitalizer, la sera Koral Bull della Xaqua. E devo dire che nonostante questa “pappa” abbondante e gli esigui cambi d'acqua (5 per cento a settimana) ho sempre i nutrienti fin troppo bassi”.
Bene, veniamo alla popolazione di questo bellissimo nanoreef.
“Come potete vedere dalle foto allevo un po' di tutto, nella scelta sto attenta soprattutto ai colori. Ho molli, zoa, lps e sps, anche se tra questi ultimi tendo a scegliere quelli più facili e non sono una patita delle acropore. Ho poi vari pesci di taglia piccola tra cui due Amphiprion ocellaris, un Ecsenius midas, un Ecsenius stigmatura, un Centropyge loriculus, uno Pseudochromis fridmani. Completano la popolazione un gamberetto Lysmata amboinensis, quattro Turbo e altre lumache varie, un gambero pistolero o piccola cicala, non so, non l'ho mai identificato ma lo sento dai caratteristici “schiocchi” tutte le notti”.
Un bel po' di abitanti per una vaschetta di 150 litri. Scommetto che hai intenzione di ingrandirti. “Mi hai letto nel pensiero, ci sto già pensando. Vi farò sapere, intanto mi godo i colori della mia piccola barriera corallina casalinga, che ho appena fotografato per gli amici di ballingmania. Buona visione!”