Acquario del mese > Giugno 2018

MICHELE BIANCHELLI


Per il mese di giugno abbiamo deciso di recensire la bellissima vasca di Michele Bianchelli di Falconara marittima (AN).
Essa è quasi completamente dedicata all'allevamento di coralli sps, ed è condotta con molta dedizione e passione da parte di Michele. La cosa che colpisce è la presenza di uno strato di soli 2 cm di sabbia sul fondo: nonostante ciò Michele non ha problemi di inquinanti ed i bellissimi colori dei sui sps gli fanno da testimone.
Lasciamo a lui quindi la parola affinché ci racconti la sua storia di acquariofilo:
"Sono un appassionato acquariofilo da quando avevo 17 anni; sono passato attraverso diversi generi di acquari d’acqua dolce (olandesi, ciclidi sudamericani con piante, ciclidi africani) e sono arrivato al marino un po' per curiosità ed un po' perché spinto da un regalo (un nano reef regalatomi dalla mia compagna per Natale). Vi descrivo la vasca attuale, dedicata esclusivamente, tranne pochi lps, ai coralli duri sps.Vasca 120 x 70 x 60 di altezza, artigianale, tutta in extra chiaro, fatta costruire in maniera impeccabile presso un negozio di acquariofilia di Falconara, città in cui vivo attualmente. Supporto in alluminio rivestito con compensato marino effetto legno invecchiato. Illuminazione affidata ad una Plafoniera Ati powermodule 10 x 54 w, con gestione delle accensioni delegato alla ciabatta programmabile Gembird. La combo attuale di tubi (5 blù 4 bianchi e un rosa, tutti Korallen zucht) è orientata ad ottenere una luce azzurrina che amo molto ma che risulta di ostacolo per l’ottenimento di foto di qualità dei coralli. Movimento affidato a due Vortech mp40, di cui sono particolarmente soddisfatto, gestite da Reeflink, con cui alterno diversi programmi nel corso della giornata. Schiumatoio Nyos 160, volutamente non particolarmente spinto visto che attualmente ospito pochi pesci per una vasca di 500 litri. Oltre allo schiumatoio, in sump sono presenti un reattore di kalkwasser dell’Aqua Medic, un reattore ad alghe della Gyf caricato a Chetomorpha illuminato con una barra a led con ciclo inverso a quello delle luci in vasca e un reattore di calcio della JNF modificato. Non misuro molto spesso i valori, vado con il famoso “occhiometro” verificando, nel caso ci sia qualcosa che non mi soddisfi, se esiste effettivamente un problema con l’aiuto dei test. Come metodo di conduzione, sapendo che ciò farà storcere la bocca a molti, ho optato per un SSB, aggiungendo fin da subito, al momento dell’allestimento (in realtà un trasbordo da un 300 litri precedente), un paio di cm di sabbia aragonitica “viva” della Carib Sea. Fino ad oggi, considerando che la vasca ha ormai tre anni e mezzo, non ho avuto nessun problema legato a fosfati o nitrati in eccesso anche perché sostengo che i valori a zero completo di tali inquinanti sia deleterio, alla lunga, per la salute degli animali. Completano l’allestimento circa 45-50 kg di rocce, in gran parte vive e pochi kg di rocce morte della Carib Sea, alla lunga indistinguibili dalle altre. Per quanto riguarda gli animali ospitati ho una decina di pesci, pochi effettivamente per il mio litraggio, ma che sto seriamente pensando di aumentare di numero, forse con un branco di anthias. Gli sps che ho sono svariati, alcuni con me da diversi anni ed altri che introduco scambiando con appassionati ( o “malati di reef”)come me. Un elenco risulterebbe quasi impossibile comunque citandone alcune a caso Acropora Spathulata, Acropora Anthocercis, Millepora Rainbow, Acropora Secale, Acropora Insignis, Acropora Willisea, ecc.

Ringraziamo Michele per la sua disponibilità e rinnovandogli i complimenti ci congediamo da lui passando in rassegna le sue bellissime foto.